Gli psicologi di Harvard hanno “scovato” i 2 criteri con cui si forma la prima impressione
19 Gennaio 2016Tito Menzani, Cooperative: persone oltre che imprese
15 Febbraio 2016Qualche giorno fa ho finito di leggere il libro di Sheryl Sandberg, Direttore Operativo di Facebook, Facciamoci avanti. E’ un bel libro che ha lo scopo di aiutare le donne ad affermarsi nel mondo del lavoro senza rinunce e senza venir meno alla loro identità. Si tratta di un libro molto documentato, ricco di tanti racconti ed esempi, anche divertenti. Un libro che raccomando soprattutto agli uomini per capire cosa significa essere una donna nel mondo del lavoro, ma soprattutto perché ho preso coscienza che l’evoluzione verso una parità di opportunità e riconoscimento tra uomini e donne non è una crescita lineare. Il processo che dagli inizi del ‘900 fino agli anni ’80 ha portato ad una costante affermazione del principio di parità, forse ha rallentato, forse è stato dato per acquisito e scontato. I numeri, però, dicono che non è così. Le donne sono ancora troppo poche nei consigli di amministrazione, al vertice di molte aziende, istituzioni, luoghi di potere. Guadagnano meno, sono emarginate e poco riconosciute. No, decisamente, non si sta procedendo in modo lineare. Ancor più in Italia. C’è ancora molto da fare.