Il destino comune della rete umana – Luca De Biase
18 Marzo 2020Francesco Benozzo | Intervista sulla pandemia di Covid-19
31 Marzo 2020Vorrei dire qualcosa di sensato, in questo momento. Vedo che tanti si sforzano di restare allegri, restare informati, restare uniti, restare connessi, restare in silenzio, restare a casa, restare in forma, restare vigili verso i soprusi che qua e là affiorano, restare fermi, restare aperti o restare chiusi, restare insieme sotto lo stesso tetto (quanti divorzi ci saranno nel 2021?) restare avvinghiati il più possibile con chi si può (quanti bambini nasceranno nel 2021?). Molte persone, quante veramente?, restano in attesa di un funerale, di una degna sepoltura o cremazione (dimenticheremo quei camion militari a Bergamo?). Altri, molti, moltissimi più di quanto immaginavamo, si sforzano semplicemente di restare in vita, nelle case, nelle case di riposo ma soprattutto negli ospedali, tra malati e medici, infermieri/e, RAS, RAA, OSS, e poi assistenti, insomma tutti loro che lavorano per noi e che nella vita di prima a malapena consideravamo.
Ecco, io che per lo più resto in silenzio a leggere e a cercare di capire, vorrei dire una cosa, solo una cosa, vaga, inutile, probabilmente. Ma a quella a cui penso di più da quando l’ha detta Vittori Arrigoni che affrontava un’altra guerra, ancora meno sensata: Restiamo umani. Per favore.