L’affetto si costruisce
1 Giugno 2019Servi vostri – di Luca Sofri
18 Giugno 2019È molto più facile concentrarsi sul cosa. E’ più facile se si cerca il risultato. È familiare. Molto più difficile è concentrasi sul come. Quando fai le cose, come le vivi, come arrivi a un qualche risultato, resta in ombra. Per chi, come me, non ha il controllo del risultato, deve imparare a fare le cose non per ciò che raggiunge, ma per le intenzioni che lo spingono, per la bellezza del processo, per il momento in cui le cose accadono. Il risultato è, per molta parte, fuori dal mio controllo. Non sono io che determino il risultato. Come formatore, come coach, come consigliere, io non ottengo risultati. Gli altri lo fanno. E il caso. Lo so, dà fastidio considerarlo, toglie quel potere che si ha bisogno di sentirsi addosso. Però è un bene, perché di potere se ne ha meno di quanto si tende ad accettare, sui risultati, sulle cose e tantomeno sulle persone. E faresti meglio a considerarlo anche tu.
Cosa fare, allora? Se ti tolgono il risultato, cosa ti rimane? Se non puoi mirare agli obiettivi, cosa dovresti fare, vivere alla giornata? No. Punta pure degli obiettivi. Desidera, spera, credi, impegnati. Progetta e programma, meglio che puoi. Ma poi concentrati sul processo, non sul risultato. E’ il mezzo che qualifica il fine. Non è facile. Ma quando scegli di concentrarti sul processo – ossia il tuo atteggiamento, le tue intenzioni, il tuo modo di pensare – ti focalizzi su ciò che puoi controllare veramente.