Empatia, qualche cenno

Un possibile punto di partenza

https://it.wikipedia.org/wiki/Empatia

Non è male, offre un primo quadro utile a capire quanto complessa è la nozione di empatia.

E’ un tema molto dibattuto e continuamente tirato in ballo (di qui una mia certa riluttanza a trattarlo). E’ stato scritto anche un testo interessante che si chiama “Against Empathy” di Paul Bloom. A mia volta aggiungo solo alcune note.

Empatia è la capacità di percepire, definire e parlare delle emozioni di un’altra persona pur rimanendo nel proprio stato d’animo. Significa saper esprimere vicinanza, comprensione, senza essere particolarmente coinvolti.
Non è da confondersi con “identificazione”, il fatto che stiamo male quando qualcuno a cui siamo legati sta male. Si tratta di legami e attaccamenti particolari, in genere inevitabili con alcune persone, ma non molto utili.
Non è da confondersi con la “sensibilità”: la tendenza a sentire emotivamente le cose che accadono attorno a noi, alle altre persone.
Non è empatia il fatto che evitiamo di confliggere o dire cose che possono fare del male, quando dobbiamo.
L’empatia non è qualcosa con cui si nasce. E’ qualcosa che si coltiva nelle relazioni. L’empatia è una abilità sociale e ci ricorda che le emozioni sono affare sociale, non individuale. L’empatia si coltiva diventando consapevoli dei propri processi emotivi, coltivando una visione lucida delle emozioni, del loro funzionamento, delle loro utilità – e quindi anche dei loro limiti. La persona empatica non demonizza le emozioni, nessuna, non cerca di evitarle, né in sé né negli altri, non è spaventato/a da esse, sa cosa significano (sono come delle spie sul cruscotto della macchina), sa che sono necessarie e nello stesso tempo sa anche che sono mutevoli, poco durevoli, a volte fuorvianti. La persona empatica sa che chi esprime emozioni ha bisogno di condivisione, non di soluzioni, né di azioni particolari. La persona empatica sta nelle emozioni senza evitarle, risolvere i problemi che creano, a volte senza parlare, solo ascoltando.

Le persone empatiche non sono molte.