L’arte di amarsi

Amare è accettazione incondizionata, attenzione. La premessa ad ogni azione. Presta attenzione a chi sei, a cosa vuoi, a cosa ti turba e cosa ti rattrista. Presta attenzione al tuo corpo e alle tue cose. Attenzione anche a quando dici: “E’ uguale”, spesso non lo è. 

Accettati così come sei. Non sei perfetto, non sei finito, non sei tutto: sei in evoluzione, manchevole, originale, speciale. Conosciti per ciò che è nelle tue corde e per ciò che non lo è, per ciò che ti smuove o ciò che ti atterra. Conosciti e mentre ti scopri apprezzati, e se non puoi, accetta anche questo.

Promuoviti, sostieniti. Parlati come parleresti ad un tuo allievo: con rispetto, attenzione e amore. Non ripetere, come non ripeteresti più di tanto. Inutile criticare aspramente. Potevi fare meglio, certo, e allora? Ricordatelo, ma vai anche avanti. Smetti di puntare il dito, offri il braccio.

Tu sei unico, gli altri sono unici. Ognuno è un mondo a sé.  Ognuno obbedisce a principi e regole diverse. Non si gioca lo stesso gioco e non lo si fa allo stesso modo. Non serve confrontarsi, semmai conoscersi, per imparare.

Ciò che fai o non riesci a fare non è l’unico motivo per volerti bene o no. L’azione è limitata, tu lo sei meno, molto meno. Soprattutto tu sei più delle tue azioni: contraddittorio, vasto, oscuro e meraviglioso. Distingui ciò che sei da ciò che ottieni, così come distingui l’albero dai frutti. Ci sono anni buoni e anni meno buoni, non per questo l’albero è meno albero.

Rispetta ciò che desideri e ciò che non desideri. Non dire sempre sì. Cerca di dire no, fermare, delimitare. Non dire sempre no. Delimita. Te stesso e gli altri. Non hai bisogno di fare tutto, ma di fare qualcosa con te stesso dentro.

Non riuscirai, probabilmente, in nessuno dei precedenti obiettivi. Sei sempre meritevole di amore. Non picchiarti con la carota, una volta messo giù il bastone. Ripassa sulla stessa strada. L’importante è vederti passare.