La fine del mito del cervello maschile e femminile, di Valeria Minaldi

Credo che sia necessario acquisire un punto di vista il più possibile multifattoriale quando si parla di comportamenti maschili e femminili riportati alla biologia. Abbiamo detto per anni che i cervelli femminili e maschili erano diversi per cui ne discendevano comportamenti, attitudini, abilità  diverse. Forse non è così automatico e determinato. Forse contano molto di più educazioni, contesti, elementi personali. Alla personalità e quindi ai comportamenti di una persona concorrono moltissimi elementi. La dimensione biologica è solo uno di essi.

Resta che la differenza o la somiglianza  tra uomini e donne è un tema difficili da districare. Ciò che è biologico, politico, sociale o personale resta molto integrato. Questo articolo mette qualche punto fermo, che mi pare interessante.

L’articolo è tratto da Il Tascabile e si trova qui