Il ruolo dei titoli
28 Marzo 2019La ricerca di equilibrio
23 Aprile 2019Il cambiamento è sempre. Il cambiamento fuori di noi, così come quello dentro di noi. La Natura è in continua trasformazione, perciò ogni cosa è in continuo mutamento. Ogni fase della nostra vita, o dei nostri comportamenti, è il preludio ad un‘altra. Il punto non è cambiare oppure no, perché, volenti o nolenti, cambiamo e così le cose attorno a noi. Il punto è se orientiamo o no il cambiamento, se assistiamo passivi o se possiamo/vogliamo orientare il cambiamento verso ciò che riteniamo il meglio per noi. O almeno provarci. Sì, perché nonostante tutto, a volte non ci si riesce. E allora quando ci si riesce, vorremmo ricordavi di festeggiare, di celebrare, di fermarvi a riflettere, ricordare, esaltare i momenti di cambiamento, i passaggi importanti che avete vissuto. Non dateli per scontati.
Di fronte a qualcosa che finisce possiamo intristirci – è lecito, non è sbagliato, tutt’altro – e ripensare con malinconia a ciò che è stato e al fatto che non sarà più. La tristezza è l’emozione della mancanza e la mancanza è inevitabile. Oppure possiamo essere indifferenti e passare oltre. Possiamo immediatamente iniziare qualcosa di diverso, di nuovo, che ci prende e ci distoglie da ciò che è stato. Infine, possiamo dedicare un momento a fissare ciò che è stato e guardare a ciò che sarà. Possiamo fermarci sulla soglia tra un evento e un altro, quando possiamo. Ecco, il nostro modesto invito, è: quando potete o riuscite, fermatevi e festeggiate ciò che è cambiato, ciò che è rimasto e ciò che ci ha lasciato, ciò che è stato e ciò che sta per essere. Rendete omaggio alla trasformazione. Nessun passaggio o cambiamento è semplice né piccolo. Ogni momento è necessario. In fondo, ciò che noi chiamiamo “cambiamento” non è che il punto visibile di un processo che è costato tanti piccoli passi, tante piccole decisioni e scelte, comprensioni, rinunce; oppure dolore e sollievo.
Testo tratta da Il cambiamento. Di sé e degli altri.