Quanti colori può avere una bugia – Annamaria Testa – Internazionale
12 Ottobre 2020Gestire l’incertezza
4 Novembre 2020“Qui va introdotto un altro aspetto decisivo dell’era digitale che trasforma profondamente la realtà: la velocità. Non solo tutti accedono a tutto, ma lo fanno istantaneamente. Questo non è un dettaglio, poiché la velocità con cui so le cose cambia non solo me che le so (vedi Rothschild che diventa miliardario acquisendo prima di altri la notizia della sconfitta di Napoleone a Waterloo), ma lo stesso sapere (Rothschild ha saputo che Napoleone ha perso, ma dubito che abbia saputo qualcosa di più sofisticato attraverso il piccione viaggiatore. Ora, prendete questa riduzione brutale di informazione che c’è nell’informazione “veloce”, moltiplicatela per miliardi e avete la situazione paradossale di oggi: tantissima informazione disponibile, bassissima informazione recepita). Pierre Bourdeau scriveva a proposito della televisione, ma vale anche per il computer, che una volta che la velocità diventa un parametro importante, allora il modo più veloce di comunicare è dire ciò che l’altro sa già, si aspetta, è in grado di capire. La velocità massima in comunicazione la si raggiunge quando si scambia le conoscenze che si hanno già (e quindi niente). Lo scambio diventa fine a se stesso. Questo ha una ricaduta importante su cosa significa oggi acquisire reale conoscenza, sulla gestione del consenso politico e altri fenomeni sociali. “.
Brano tratto dalla lezione “La comunicazione come strumento di cambiamento nell’era digitale” tenuta presso l’Istituto Alti Studi della Difesa, 2 novembre 2020.