Ci siamo sbagliati: il cervello trino non esiste
18 Ottobre 2022Le imprecazioni ci servono. Da Il Post
28 Ottobre 2022Tra i miei file in memoria ho trovato una amaca di Michele Serra (21 marzo 2019). Serra faceva una riflessione semplice su cosa conduce delle brave persone a pensare che la Terra sia piatta, nonostante l’evidenza lo neghi. Estrapolo:
Ma perché – viene da chiedersi – ci si mette nelle condizioni di negare l’evidenza anche quando essa sia testata e ritestata scientificamente, empiricamente, per il lungo e per il largo, per il quadrato e per il tondo? La risposta è semplice: perché se a uno non gli va che la Terra sia rotonda, gli basterà pensarla piatta, per sua comodità, e subito si sentirà contento. Non è dunque sapere le cose, ciò che conta: è sentirsi contenti. E questo ci fa riflettere su un punto dolente anche per noi terratondisti. Quante volte abbiamo preferito credere una cosa non perché era vera, ma perché ci faceva sentire meglio? In sostanza: ognuno tema il terrapiattista che è in sé.
È una riflessione che ha a che fare, nella sua brevità e semplicità, con temi profondi, ampi, dibattutti da secoli, ma soprattutto con il limite del nostro pensare. “Pensare” è un’attività tutto sommato data per scontato, ma che invece andrebbe indagata sul serio, perché a quanto pare, pensare (ossia pesare, ponderare) è un atto raro, difficile, per lo più saltato. Chiaramente c’è già tanta gente che riflette su questo! Tra tutti cito l’ultimo libro del mai domo Steven Pinker, Razionalità, Mondadori. Bel punto sul tema. E, di nuovo, ripenso alla frase, che ancora mi risuona dentro: “Il cervello non è nato per pensare”, tratta da 7 lezioni e mezzo sul cervello, di Lisa Feldmann Barrett di cui parlo qui e qui.