Francesco Benozzo | Intervista sulla pandemia di Covid-19
31 Marzo 2020Webinar live su Facebook: l’ansia da palco
20 Aprile 2020Trovo che ciò che i giornali stanno mettendo in circolo e conseguentemente quello che molte persone capiscono o semplicemente vivono, senza capirci granché (come la storia della mascherina portata all’aperto), sia la parte più preoccupante e insana – e che poteva essere facilmente ridotta se non evitata – di tutta questa storia di virus. Anche quelli da cui mi aspetto – anche se non so bene perché – una maggiore attenzione come Repubblica oggi.
La sensazione è ancora una volta quella di organi di informazione (si fa per dire) e governi nazionali e locali che inseguono il consenso spicciolo, immediato, quello bieco, quello grossolano di chi vuole menar le mani, alla fine e come sempre. Un consenso che ha ragioni economiche per i giornali (non sanno attrarre l’attenzione se non con urlacci che spaventano le anime semplici) e ha ragioni politiche (non sanno attirare l’attenzione se non con urlacci alla “guarda me, guarda come ci do dentro!”), senza che quasi nessuno (c’è chi si salva) sappia assumersi la responsabilità di capire, diventare competente, essere attenti e precisi nei dati e onesti sui propri limiti (F.Costa).
Di tante cose che ho visto di qualità segnalo oggi l’egregio lavoro di analisi critica di ciò che sta avvenendo da parte dei Wu Ming. Attraverso il loro blog analizzano ciò che sta avvenendo sia sul piano politico-giudiziario sia sul piano sociale e dell’informazione.
Qui trovate il link della loro analisi sull’ultima sparata che mette paura e crea zizzania (L.Sofri).
Forse lo slogan non dovrebbe essere “restiamo umani”, ma “informiamoci per bene, please!”.
Sorgente: Sul terrore a mezzo stampa: «Il virus è nell’aria», un titolo che farà molti danni – Giap